A Forlì il primo trapianto in Italia di cornea artificiale ibrida: così una profuga ha riacquistato la vista

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Forlì, 10 ottobre 2024 - L'innesto della prima cornea artificiale ibrida agli Ospedali Privati di Forlì ha restituito la vista a una profuga palestinese dalla Siria. La protesi e il trapianto sono stati ideati dal professor Massimo Busin, dell'Università di Ferrara, in collaborazione con Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Ets. La cornea semi ibrida, frutto della ricerca italiana, è stata costruita inserendo una parte sintetica, chiama ‘Intra-ker’, all'interno di due strati di tessuto corneale del donatore. L’intervento si trova oggi al centro di un progetto di ricerca finanziato con i fondi del Pnrr e guidato da Teresio Avitabile, ordinario dell'Università di Catania, che vede coinvolti per la fase clinica anche Vincenzo Scorcia, dell'Università Magna Græcia di Catanzaro e Marco Mura, dell'Università di Ferrara.

L'intervento è avvenuto il 29 maggio all'Ospedale Villa Igea uno dei tre ospedali della città di Forlì, dove Busin stava mettendo a punto la cornea artificiale, ma è stato reso noto solo adesso. Due giorni dopo l'intervento la benda è stata tolta e Rasha, la profuga palestinese, ha riacquisito tre decimi e la possibilità di vedere. Successivamente, il primo giugno ha potuto leggere di nuovo mentre era all’Ospedale Villa Igea. In tutto sono stati effettuati tre interventi su altrettanti pazienti ricov...



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