"Il problema del ’caro affitti’ a Modena può essere risolto, almeno in parte, dalla cooperazione, che possiede un grande patrimonio immobiliare disponibile sul mercato a prezzi accessibili anche alle fasce più deboli". La riflessione è di Loris Bertacchini, presidente di Unicapi, la principale cooperativa modenese (seconda in regione) di abitazione a proprietà indivisa.
"Mi sorprende – rileva Bertacchini– che la politica non ci tenga in adeguata considerazione, vista questa fase storica caratterizzata dall’aumento ormai incontrollato dei prezzi degli affitti". Queste cooperative sono diffuse in particolare in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana. Si differenziano dalle classiche cooperative di abitazione, che costruiscono per vendere, sia pure a prezzi calmierati.
"Lo scopo sociale di una cooperativa come la nostra è l’assegnazione in godimento, esclusivamente ai soci, di alloggi e relative pertinenze – spiega Bertacchini –. Versando un canone i soci assegnatari (cioè, coloro ai quali è assegnato un alloggio in godimento) possono occupare l’alloggio praticamente per sempre, con possibilità di trasmetterne il godimento agli eredi aventi diritto, in base allo statuto e regolamento della cooperativa".
Nata nel 1971, Unicapi è proprietaria di 933 alloggi distribuiti in 46 fabbricati che si trovano a Modena e altri 16 Comuni della provincia. Applica un canone di godimento medio mensile di 2,7 euro al metro quadro: è meno della metà delle quotazioni rilevate dall’Osservatorio del mercato immobiliare, che a Modena registra un valore medio di 5,9...












