Ferrara, 19 novembre 2024 – Chi l’avrebbe mai detto? Anche nel mondo delle anguille, la diversità è resilienza. Questi pesci sinuosi e misteriosi, con una forma che ricorda un serpente, sono da tempo minacciati da numerosi fattori, tra cui la pesca illegale, le modifiche ambientali e le barriere artificiali. Tuttavia, un recente studio ha rivelato che proprio questa varietà di comportamenti migratori potrebbe essere la chiave della loro sopravvivenza.
Comportamenti migratori distinti: la forza della diversità
A differenza di quanto si pensi, non tutte le anguille seguono lo stesso percorso durante la migrazione. Mentre molte specie animali si spostano come un’unica massa compatta, le anguille europee sembrano avere una strategia molto più diversificata. Alcune anguille sono abili nel superare barriere naturali e artificiali, come dighe e sbarramenti, mentre altre sono più adatte a risalire flussi d’acqua veloci, ma incontrano difficoltà davanti agli ostacoli fisici. In altre parole, esistono diversi tipi di anguille, ognuna con la propria strategia di migrazione.
Questa scoperta è emersa da esperimenti condotti nel delta del Po, dove un gruppo di anguille è stato monitorato in vasche sperimentali che simulavano ambienti fluviali. In un caso, il flusso d’acqua era continuo, mentre nell'altro si imitavano le barriere naturali, come le dighe. I risultati sono stati chiari: alcuni individui si sono dimostrati eccellenti nel superare il flusso d’acqua continuo, ma no...











