Un libro che è un’apologia del Montefeltro, declinata in due parti: una al rapporto tra arte e paesaggio, l’altra al paesaggio come cura. È il nuovo volume scritto da Umberto Piersanti e Andrea Lepretti ‘Se mai vedi quel Paese’ (Affinità elettive), presentato ieri a cura di Urbino Capoluogo. "C’è un’identità anche storica e sociologica che unisce le Marche fin dal ’300, quando Dante le cita – spiega Piersanti -, un’identità fatta di mezzadria, civiltà contadina, piccoli centri. In questo volume io però affronto le Marche con un’ottica universale: viste dagli artisti figurativi, dagli architetti, dagli scrittori, dai poeti; un paesaggio reso universale da autori marchigiani e non".
Nella seconda parte il libro diventa autobiografico: "È il racconto di un percorso – spiega Lepretti – che prende inizio a Bologna, in una grande città, e attraverso alcuni episodi si avvicina al luogo dell’anima che è il Montefeltro. Nel mio lavoro a contatto con la malattia mentale, vedo quotidianamente che il luogo in cui si sta è importante: un paesaggio fatto di natura ma anche di persone, e le persone che vi abitano lo determinano, per cui bisogna avere tanta attenzione verso il nostro paesaggio, altrimenti lo perderemo".
Un libro che esalta il Montefeltro, un’area che non ha eguali per il connubio tra bellezza, qualità della vita e concentrazione di beni artistici e storici: "Abbiamo voluto iniziare l’anno con questa pres...






















