Anche Bologna Festival riprende l’attività concertistica dopo la pausa estiva, inaugurando stasera il suo cartellone autunnale Il Nuovo l’Antico l’Altrove (Chiesa di Santa Cristina della Fondazza, ore 20.30). La storica rassegna si estende dunque da quest’anno ad altri mondi culturali, curiosando anche fra le culture orientali e tradizionali. Né poteva essere più pertinente, ad inaugurare il nuovo corso, il programma Eredità musicali che ci presenterà il glorioso ensemble dei King’s Singers, formatosi a Cambridge oltre mezzo secolo fa, sulla scia della lunga tradizione musicale d’ascendenza rinascimentale ancora vivissima nei college universitari inglesi, e sviluppatosi negli anni attraverso la curiosa frequentazione di tutti i repertori vocali accessibili. Davvero è possibile affermare che, con sole sei voci maschili, possono eseguire di tutto. Li abbiamo raggiunti prima del loro ennesimo ritorno a Bologna, chiedendo a quando risale l’attuale formazione dei King’s Singers.
"Sebbene il gruppo originale nasca nel 1968, noi sei – ci dice il portavoce Jonathan – siamo insieme dal 2019 quando Eddie e Nick raggiunsero il gruppo sostituendo due membri uscenti; ma Patrick è entrato nel 2016, Jules nel 2014, Chris nel 2012 ed io nel 2010, così che si può dire mantenuta una continuità nel tempo. In questa nuova formazione abbiamo cominciato dovendo subito affrontare l’ostacolo della pandemia. Ma abbiamo reagito bene, con 11 album registrati e concerti nei cinque continenti per festeggiare il 55° anniversario del gruppo".
Avete ancora un contatto stretto con Cambri...










