Riattivare subito il dialogo con l’ex Terzo Polo. E poi rafforzare il lavoro comune con ’Reggio civica’ di Giovanni Tarquini. È la sollecitazione dell’ex candidato alle Europee Antonio Cenini alla dirigenza provinciale di Forza Italia, ora sotto il fuoco poco amico di Fabio Filippi e Claudio Bassi.
Cenini, quale valutazione sulle ultime elezioni?
"Il risultato del partito sia in Emilia-Romagna che in Umbria è soddisfacente. Qui il calo rispetto alle Europee non è stato così marcato perché compensato dai risultati straordinari di Vignali e Tosi. A Reggio guardando bisogna chiedersi perché in città rispetto a giugno abbiamo perso oltre mille voti".
Forse più che le cifre assolute bisognerebbe leggere le percentuali, in considerazione dell’alto astensionismo…
"È doveroso chiedersi quale sia la causa dell’astensione, perché non sei più attrattivo".
Il dato politico più rilevante?
"Esiste un’area riformista, moderata, europeista –l’ex Terzo Polo – che sta scomparendo, i cui partiti si stanno sfaldando. L’indicazione del segretario nazionale era di andare a occupare lo spazio tra Meloni e Schlein, di aprire ai civici. Lo si è fatto a macchia di leopardo, ad esempio con Vignali e Tosi. A Reggio non è stato fatto: avevo proposto di valorizzare Tarquini, per un segnale di rinnovamento".
A settembre FI Reggio ha inviato al nazionale una lista con Tarquini, Pagliani, Briglia, Evangelista, Vignali e una figura di Noi Moderati. Perché non è passata?
"Deve chiedere a Tarquini, il mio impegno rispetto coordinamen...












