Battaglia per gli alberi. Il sit-in del Comitato: "Ora un’azione legale per tutelare il parco"

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Le voci della protesta si incontrano sui muri, molto prima di avventurarsi nel giardino conteso. I primi striscioni compaiono già all’angolo tra via Cassoli e corso Isonzo, appesi alle pareti che circondano il parchetto della discordia. ‘No parcheggi, salviamo gli alberi’ recitano le parole vergate in verde su un lenzuolo bianco. Poco più avanti, oltre un cancello, si allarga il giardinetto che da settimane è al centro del braccio di ferro tra i condomini e i proprietari che hanno acquistato l’area da Acer per farne un parcheggio. Da una parte, una fetta di parco già ‘spianata’. Dall’altra, una seconda macchia di alberi, anch’essa acquistata da un privato e ora recintata.

"Quella parte è andata – spiega Massimo Poltronieri, esponente del Comitato per un giardino verde che si è preso a cuore la sorte di quegli alberi –. Ora il nostro obiettivo è proteggere le piante che sono rimaste dall’altro lato". Al sit in organizzato tra i palazzi del condominio Garibaldi di via Fiume ci sono circa cinquanta persone tra cui condomini, simpatizzanti e qualche volto della politica locale, come l’ex candidata sindaco e consigliera de La Comune Anna Zonari.

Condomini e membri del Comitato si radunano intorno a un tavolino sul quale si trova una lunga lettera con cui spiegano le proprie ragioni. "Tagliare gli alberi del nostro giardino per fare spazio a ghiaia, cemento e automobili – si legge – avrebbe un impatto diretto, immediato e devastante sulla qualità della vita dei residenti". La missiva ha già raccolto una settantina di firme. Ma quel documento è solo u...



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