"Non bisogna far calare l’attenzione nei confronti della Beko". E’ questo l’appello lanciato da Francesco Armandi, segretario regionale dell’Ugl Metalmeccanici ed ex dipendente della stessa multinazionale, in vista delle festività natalizie. Il tavolo al ministero, infatti, dopo l’incontro di martedì scorso, è stato riconvocato per metà gennaio, anche se probabilmente slitterà a febbraio. Un mese e mezzo nel corso del quale l’azienda dovrà rielaborare un piano, che in primis possa evitare la chiusura dello stabilimento di Comunanza e salvare il posto agli oltre 300 operai che rischiano di perderlo. Altrimenti il ministro alle Imprese e al Made in Italy, Adolfo Urso, ha già preannunciato che applicherà le sanzioni previste dalla golden power. Un periodo, però, anche caratterizzato dalle festività natalizie e la paura di Armandi è che l’interesse nei confronti della vicenda, soprattutto da parte degli esponenti politici che finora sono stati al fianco dei lavoratori, possa scemare.
"La fabbrica, a Comunanza, chiuderà per le ferie dal 20 dicembre e riaprirà solo il 7 gennaio – spiega Armandi –. I dipendenti della Beko vivranno un Natale carico di ansia e di preoccupazione. Sinceramente, provo a mettermi nei loro panni e mi rendo conto che è difficile sopportare una situazione di incertezza come quella attuale. Mi auguro che da parte della multinazionale arrivi qualche messaggio positivo e che si possa aprire qualche spiraglio: ciò aiuterebbe a trascorrere le feste in modo più sereno". Lo stesso sindacalista, che anche martedì scorso era seduto al tavolo delle tratta...





















