Cereali, cresce la raccolta: "Ma costi troppo alti"

1 anno fa 88

Dopo la drammatica crisi del 2023 dovuta all’alluvione, torna a salire la raccolta dei cereali 2024 delle Cooperative Agricole Braccianti di Ravenna (Cab); i dati, infatti, indicano una ripresa, nonostante risultati non ancora ai livelli del 2021 e 2022, per un totale di 22.952 tonnellate di cui il 12% biologico. In generale, secondo le stime dell’Unione Europea, la produzione di cereali italiana di quest’anno è prevista in calo di circa il 10%. Ma per le Cab il discorso è differente.

L’alluvione in Romagna del maggio 2023 aveva provocato il crollo della resa media (3,99 tonnellate per ettaro), una situazione che è decisamente migliorata nel 2024 con un valore medio tornato pari a 6,52 tonnellate per ettaro. L’enorme sforzo messo in campo dalle CAB già all’indomani della calamità, per il ripristino dei 6.000 ettari di terreno con mezzi e personale specializzato, ha consentito infatti un recupero importante seppur non ancora definitivo della coltivabilità. Facendo un’analisi più approfondita delle produzioni cerealicole delle Cooperative Agricole ravennati appare chiara la predominanza di colture destinate alla filiera delle sementi, che ha raggiunto i 3.519 ettari, di cui 1.619 al grano tenero, 1.685 al grano duro e 215 all’orzo. Anche in termini di qualità i risultati raggiunti sono più che positivi e ampiamente superiori alla media. Il fronte meteorologico ha fatto registrare una variabilità diffusa che però non ha provocato particolari conseguenze, ad eccezione di alcuni episodi di allettamento dei cereali causati da recrudescenze temporalesche.

"Da ...



Bologna Press condivide questo contenuto utilizzando sempre
Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International (CC BY-NC-SA 4.0) Creative Commons License

Leggi tutto questo Articolo