L’arte campanaria bolognese, il teatro dialettale, la crescentina fritta, il pane del Reno e la spianata di Tolè entrano ufficialmente tra le eccellenze riconosciute con la Denominazione Comunale (De.Co.) di Bologna. La Commissione comunale ha approvato all’unanimità le nuove iscrizioni, che certificano la tipicità di tradizioni e prodotti simbolo del territorio.
Tra i saperi riconosciuti c’è l’antica arte campanaria bolognese, nata nel Cinquecento sulla torre di San Petronio e caratterizzata da quattro tecniche di suono: scampanio, doppio a cappio, tirabasse e suono a trave. A custodirla e tramandarla ci sono l’Unione Campanari Bolognesi, il Gruppo Campanari Padre Stanislao Mattei di Casalecchio di Reno e l’Associazione Campane in Concerto di San Giovanni in Persiceto, realtà attive nella diffusione e tutela di una pratica riconosciuta nel 2024 come Patrimonio immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.


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