Modena, 27 agosto 2024 – Il riscaldamento globale rappresenta una minaccia con conseguenze ambientali, sociali ed economiche significative. Un aumento nella frequenza e nell’intensità degli eventi meteorologici estremi, come le ondate di calore che hanno caratterizzato l’estate in corso, è solo uno degli effetti tangibili di questo fenomeno. L’Osservatorio Geofisico di Unimore conferma queste preoccupazioni attraverso una nuova e innovativa ricerca, che esplora le tendenze di riscaldamento locali a Modena e sul Monte Cimone.
Condotto dai ricercatori Sofia Costanzini, Mauro Boccolari, Stephanie Vega Parra, Francesca Despini, Luca Lombroso e Sergio Teggi, questo lavoro rappresenta un importante contributo alla comprensione dei cambiamenti climatici e si basa su dati provenienti da due stazioni meteorologiche storiche: l’Osservatorio Geofisico di Modena, e quello del Monte Cimone a 2165 metri di altitudine in libera troposfera.
I risultati evidenziano trend di riscaldamento significativi in entrambe le stazioni, con un raddoppio delle tendenze nelle temperature massime e minime nel periodo 1981-2018 rispetto al periodo 1951-2018. I dati suggeriscono un possibile riscaldamento di ben 8°C in un secolo se i trend attuali dovessero proseguire. Inoltre, i giorni di ghiaccio, una volta comuni durante l’inverno,...














