Su questo derby pesano anche le eventuali ripercussioni psicologiche dopo la trasferta di Udine, che poteva rappresentare un rilancio e invece nella parte finale del match ha riproposto gli stessi problemi: la mancanza di tenuta fino al 40’ e la schiacciante inferiorità a rimbalzo. Spiro Leka, però, è convinto che più della frustrazione per l’occasione gettata via sul +15 sia importante la fiducia che ne può derivare "dalla consapevolezza che quando seguiamo certe linee di gioco possiamo competere coi migliori".
"Certo - ammette il coach - c’è anche l’arrabbiatura per non essere riusciti a concludere il lavoro: il crollo è avvenuto quando mancava veramente poco perché l’ultimo sorpasso Ahmad l’ha segnato a tre minuti e mezzo dal termine. Da lì in poi non abbiamo più fatto canestro. Questa delusione va trasformata in energia per la partita contro Rimini". Un’avversaria che invece ha dentro una tranquillità ed una sicurezza che le derivano non soltanto dai risultati già messi in carniere ma anche dal gioco che esprime: "E’ una sfida che manca da tanto e ci teniamo a dare il massimo davanti ai nostri tifosi. Questo vale per qualsiasi partita, naturalmente, ma sappiamo che questo è un derby molto sentito dalla tifoseria e va onorato".
Ci sono poi gli aspetti tattici sui quali Leka punta in modo particolare: "Stiamo preparando, nel poco tempo a disposizione, le nostre scelte difensive che anche con Udine avevano funzionato per larga parte del match ma sul più bello non abbiamo più fatto canestro. Rimini ha un telaio consolidato di sei giocatori con...


















