La felicità per la vacanza al mare. Poi, all’improvviso, il malore, mentre si trovava in spiaggia. Arrivano i soccorsi. Silvia Coppolino da Igea Marina viene trasferita d’urgenza nel reparto di rianimazione dell’ospedale ’Infermi’ di Rimini. Medici e infermieri tentano di rianimare la ragazza di San Martino della Battaglia, frazione di Desenzano del Garda. Ma Silvia, che aveva soltanto 24 anni, non ce l’ha fatta. La giovane turista bresciana si è spenta martedì. A fianco a lei, fino all’ultimo, c’è stata la madre Patrizia. Mamma e figlia stavano trascorrendo qualche giorno di vacanza insieme a Igea Marina, quando è avvenuta la tragedia. La famiglia, con grande coraggio, ha deciso di donare gli organi della ragazza: Silvia salverà altre vite.
La morte della ragazza ha sconvolto la comunità di Desenzano del Garda. Silvia aveva frequentato le elementari e le medie nella frazione di San Martino. Qui aveva concluso anche il suo percorso di catechismo. Poi il diploma alla scuola alberghiera di Desenzano. Dopo le superiori la ragazza si era specializzata come operatrice di ludoteca e animatrice d’infanzia e si era fatta conoscere come babysitter e per aiuto compiti e ripetizioni. Una vita davanti e il lavoro di una vita, a contatto con i bambini. Anche per questo Silvia era tanto conosciuta e amata in paese.
A stroncare la ragazza è stato un arresto cardiaco. Gli accertamenti medico-legali hanno confermato che il decesso è avvenuta per cause naturali, ma non si esclude una patologia cardiaca pregressa che non si era mai manifestata prima e per questo mai diagno...

















