Imola, 20 gennaio 2025 – L’onda lunga della complicata annata passata segna le valutazioni di Marco Gasparri, presidente della delegazione del circondario imolese di Confindustria Emilia, in chiave 2025.
Gasparri, che anno è stato il 2024?
“Decisamente complesso, l’unica certezza è stata l’incertezza. Il clima percepito è stato quello di mettere in sicurezza efficienza, efficacia e margini per ottimizzare la gestione. Tanti hanno rivisto i concetti di percezione e propensione al rischio perché profondità e visibilità sul da farsi sono molto ridotte”.
Un inizio d’anno con agitazioni tra i metalmeccanici.
“Ragionevolmente credo che il nostro Ccnl abbia dato e dia risposte. La sensazione è un po’ quella di chiedere solo a chi può dare e non mi pare giusto. Parlerei, piuttosto, di spostare problemi politici e partitici sul contratto dei metalmeccanici per non affrontarne altri”.
Il resto?
“Il 2025 potrebbe addirittura essere più complicato del 2024. Qualche segnale lo si vede già dalle domande di Cig e dalle tante aziende che hanno attuato processi di smaltimento ferie”.
Priorità operative per dare una sterzata?
“Le politiche locali sono influenzate da quelle sovraterritoriali. Occorrerebbe indirizzare lo sguardo dove ci sono le fonti da rendite e vedrei bene qualcosa capace di alimentare investimenti per generare ritorni ed occupazione. Forse è un pensiero troppo imprenditoriale per la ‘cosa pubblica’ che dovrà affrontare nei prossimi anni ...






















