Da postino a scrittore di successo: la nuova vita di Angelo Ferracuti

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Fermo, 29 agosto 2024 – Il postino è un testimone del suo tempo, accompagna i momenti della vita delle persone, è lo sguardo attento di chi annuncia una nascita, un evento, un addio. C’è della poesia, in un mestiere così e se n’è accorto subito Angelo Ferracuti che dal mestiere di postino ha mosso i primi passi per diventare uno degli scrittori italiani più riconoscibili e apprezzati.

Da poco più di un mese ha chiuso la sua esperienza di lavoro per Poste italiane, dopo 40 anni, com’è cominciata questa storia che ha costruito anche la sua identità di scrittore?

“Sono figlio di un telegrafista, avevo il diritto di svolgere uno stage ogni estate e intanto mi facevo esperienza. Poi nel 1986 c’è stata una assunzione di massa, siamo entrati in 23. Mi sono appassionato subito, consegnare la posta era avere un osservatorio sulle persone, portare i telegrammi per una nuova nascita, per l’annuncio di un matrimonio ma anche per una perdita voleva dire mescolarsi alla vita vera. È nato così il mio interesse per le storie degli altri”.

Oggi cosa resta di quella esperienza?

“Chiudere quell’esperienza mi ha lasciato un senso di angoscia, sono stato molto bene, mi sono sentito curato. Ho avuto a che fare con due grandi amministratori delegati, Passera e Pierluigi Celli, il primo mi ha portato a Roma all’ufficio documentazione e ricerche, entrambi mi hanno dato sempre la libertà di cui avevo bisogno per raccontare le cose che sentivo urgenti”.

Uno dei reportage più...



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