Davide Drei, se la Cassazione non controribalta tutto, lei non passerà alla storia come unico sindaco di Forlì con una condanna in giudicato. Si sente sollevato?
"Mi sento sollevato dalla sentenza di giovedì. Certo quel dato storico era, se vogliamo, un’aggravante".
La Corte d’Appello di Bologna ha assolto pienamente lei, Gianfranco Marzocchi e Vittorio Severi per il caso dei presunti stipendi gonfiati di Livia Tellus. Ma lei s’è mai sentito vittima di un processo politico oltre che giudiziario?
"Processo politico mi sembra un’affermazione pesante. Non ho elementi concreti che supportino questa valutazione".
Elementi no, ma sensazioni?
"Guardi... è innegabile che tra il 2015 e il 2016 le tensioni politiche fossero notevoli...".
Specie nel suo stesso schieramento, anche se la vicenda giudiziaria nasce ufficialmente con un esposto dell’allora consigliere della Lega Massimiliano Pompignoli. Insomma Drei: ritiene di essere stato vittima di franchi tiratori del suo partito?
"Ripeto: non ho elementi per dirlo. Ovvio, è agli atti che nel 2016 ci fu un turbolento rimpasto di giunta, perché la situazione all’interno della coalizione non era più sostenibile. Ma io mi fermo assolutamente a questa circostanza di cronaca".
E si gode la ritrovata serenità...
"Può dirlo forte. Sono stati 8 anni d’inferno. Ma io e gli altri due miei compagni di disavventura sapevamo di avere sempre agito nel massimo rispetto delle normative vigenti, delle procedure di amministrazion...






















