Reggio Emilia, 6 ottobre 2024 – Un applauso scrosciante e grida liberatorie hanno salutato alle 10,40 il crollo del sovrappasso sulla Via Emilia a Villa Cella, aggredito dai denti delle benne di tre potenti ruspe. I residenti della frazione e tanti curiosi si sono assiepati dietro le transenne per assistere alla demolizione del ponte, costruito 24 anni fa con una spesa di 700mila euro e di fatto mai utilizzato dagli abitanti.
Il crollo viene percepito come la speranza di una nuova era, con la giunta Massari - e in particolare il vicesindaco Lanfranco De Franco - che si sono impegnati a mettere in sicurezza gli attraversamenti sulla Ss9, le piste ciclopedonali e far rinascere la piazzetta che un quarto di secolo fa fu sacrificata per elevare uno dei piloni dell'Ecomostro.
Resta impellente il bisogno di iniziare la progettazione della Via Emilia Bis, variante non ancora finanziata dallo Stato, la sola soluzione ai problemi di sicurezza e inquinamento provocati dal transito di centinaia di migliaia di veicoli all'anno.
Sullo sfondo la necessità di riqualificare le periferie di Reggio, combattere il degrado e ridare dignità di paesi ad abitati che, se abbandonati dall'amministrazione comunale, diventano quartieri dormitorio senza luoghi di socializzazione e opportunità di crescita per i giovani.

















