"Dengue, kit inutile". L’affondo di Burioni:: "Niente principio attivo. E per i larvicidi è tardi"

1 anno fa 67

FANO

di Benedetta Iacomucci

Pepe della Tasmania, olio di avocado, camomilla, calendula. E poi oli essenziali di lavanda e menta. La strategia di contrasto al proliferare del virus Dengue, concentrata in tre prodotti in vendita da ieri nelle farmacie comunali fanesi al prezzo scontato di 15 euro, dopo i miasmi della disinfestazione urbana e delle pasticche larvicide nei tombini, profuma adesso di fiori e spezie. Ma sull’efficacia solleva più di un dubbio Roberto Burioni, il virologo del San Raffaele di Milano. "Manca il principio attivo. E se l’efficacia non è provata – ammonisce – si mettono in pericolo le persone".

Il problema, secondo Burioni, è che nei kit distribuiti in questi giorni a Fano (contenenti 10 pasticche di larvicida di Metoprene, lo spray repellente Pikk Post dopo puntura e lo spray protettivo Pikk Stop, nella versione per adulti o per bambini) c’è un grande assente: il farmaco vero e proprio. "C’è il pepe della Tasmania – osserva –, olio di avocado, camomilla e calendula nell’inutile kit dopo puntura. Mentre nel repellente, oli essenziali di lavanda e menta. E il principio attivo repellente quale sarebbe?". Già ieri l’esperto aveva evidenziato la necessità di un’azione energica contro la zanzara vettore della malattia, una risposta che però dovrebbe prevedere l’uso di repellenti "veri e non quelli ‘naturali’", oltre alla eliminazione delle zanzare adulte e potenzialmente in grado di trasmettere l’infezione: infatti una volta punto un individuo infetto (che è spesso asintomatico), si infettano a loro volta e rimangono in grado di ...



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