Dietro la strage di Suviana: il nodo delle concessioni in scadenza e le esternalizzazioni obbligate nelle montagne dove “Enel è una mamma”

3 settimane fa 12
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Cinque anni che fa il sindaco e mai un segnale di allarme. Qualche problema sì, invece. “Come quando ci confrontammo con Enel Green Power per la valorizzazione turistica dei laghi artificiali e il confronto non fu facile” dice Marco Masinara, sindaco di Camugnano, nemmeno duemila abitanti. Uno che spiega subito che la produzione dell’oro bianco sulla montagna bolognese “assicura sostentamento a tante famiglie”. Non solo famiglie del suo paese, dove si trova – nella diga di Suviana – la centrale idroelettrica della frazione di Bargi, teatro dell’esplosione che il 9 aprile ha ucciso sette tra tecnici e operai e ne ha feriti altri cinque. In poche decine di chilometri Enel Green Power, in questa parte dell’Appennino emiliano, gestisce infatti altre due centrali. Quella delle Scalere, sul lago artificiale del Brasimone, sempre a Camugnano. E quella di Santa Maria, nel comune di Castiglione dei Pepoli. Tre impianti in cui turnano 18 lavoratori che si spingono fino a ...

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