"Dobbiamo razionalizzare le spese". Il Comune lascia l’Università per la Pace

10 mesi fa 374
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La giunta Grilli decide di cancellare, dopo 15 anni, l’adesione del Comune di Montemarciano dall’"Università per la Pace delle Marche" e l’associazione con lettera aperta manifesta tutta la propria incredulità e indignazione all’Amministrazione comunale di Montemarciano per la disdetta.

Il primo cittadino giustifica la scelta con la difficile situazione delle casse comunali.

"Montemarciano nel 2009 aveva partecipato convintamente, con il ruolo di socio fondatore, alla costituzione dell’Università per la Pace (disposta dalla legge regionale 9/2002) – spiegano dal Coordinamento Solidarietà e Autosviluppo della stessa università - condividendone lo scopo di favorire iniziative a sostegno di una cultura di pace e dei diritti umani. Anche la nostra associazione è tra i soci fondatori di tale Istituzione e per di più il nostro rappresentante ne è lo storico e attuale Presidente".

Tra i soci della stessa università presieduta da Mario Busti proprio di Montemarciano, anche la Regione Marche e il Comune di Senigallia. La richiesta dell’associazione è di "annullare la disdetta all’Università per la Pace delle Marche, piuttosto di assumerne un ruolo maggiormente proattivo, come attiene alla funzione di socio fondatore".

"Sono sorpreso e incredulo che un’associazione storica critichi una scelta amministrativa volendola trasformare in politica – è la replica del sindaco Maurizio Grilli -. La nostra azione è di razionalizzare le spese. Come spiegato in Consiglio comunale per altre decisioni analoghe non c’è nulla di politico ma, vista la si...



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