Il PaPu della Vis non è un bomber ma una mediana. Di alta qualità. Gente che toglie l’aria alla manovra avversaria, ti soffia la palla con destrezza e ti fa ripartire di slancio. Gente che disinnesca la superiorità numerica ospite con preventive da urlo. Non un bomber, ma due ex attaccanti, toh, che hanno compiuto la loro naturale evoluzione scalando i ruoli, così da condensarli tutti, oggi, in uno. Calcio evoluto, direbbe Lele Adani. Luca Rudolf (in onore del grande Nureyev) Paganini e Manuel Pucciarelli formano la strana coppia over 30, invidiata da mezza serie C. "Mi piacerebbe finalmente giocare un po’ più avanti", aveva auspicato il ‘Puccia’ da Montemurlo la sera della rocambolesca salvezza con la Recanatese, lui protagonista con una doppietta memorabile a rievocare il bel tempo che fu. Senza sapere che avrebbe trovato compiutezza esattamente nel contrario. Su Paganini, romano de Roma come il mister ma di insolita estrazione per un calciatore, l’evidenza di un’intesa con Stellone talmente solida e datata che non necessita di direttive. Quella col compagno di reparto si è invece presto affinata in virtù di cose ovvie: oltre 300 presenze tra i professionisti per entrambi, fino al massimo livello, integrità fisica, stessa lingua parlata sul campo.
E poi disciplina. Ha raccontato Paganini, figlio del famoso ballerino Raffaele (che con Nureyev aveva amicizia e frequentazioni), ballerina pure la madre Debora, che il padre lo prendeva in giro quando tornava sfinito dagli allenamenti a Frosinone: "Stanco per due ore? E noi che ne abbiamo fatte nove?". E ch...
















