Fermo, 15 dicembre 2024 – È sempre un percorso a ostacoli quello vissuto dalle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità, una strada in salita per assicurare i servizi indispensabili ad una vita dignitosa, nonostante l’inclusività nel 2024 dovrebbe essere ormai cosa assodata per tutti.
E il loro disagio lo spiegano bene le famiglie che si rivolgevano quotidianamente al servizio Umee di Porto San Giorgio. Le mamme e i papà, ma in generale tutti i familiari che sono coinvolti dall’impegno di una disabilità da gestire in casa, chiedono la presa in carico delle riabilitazioni che sono indispensabili ai ragazzi, oggi in difficoltà per un calo drastico del servizio di logopedia.
Spiega la vicenda in modo molto chiaro la mamma di un bimbo con sindrome di Down: “Siamo abituati a contare sul servizio di logopedia che per i nostri figli è assolutamente fondamentale – dice la donna –. Non si tratta di un vezzo ma di una reale necessità che garantisce loro la possibilità di comunicare meglio e di sicuro più serenamente”.
Poi l’amara constatazione sulla realtà di Fermo e provincia: “Da qualche tempo la nostra logopedista sta godendo della sacrosanta pausa maternità, una seconda professionista andrà in maternità tra poco, entrambe saranno fuori per diversi mesi. Il risultato...





















