Fermana, serve un miracolo per la salvezza: "La squadra sta bene, bisogna crederci"

1 settimana fa 11
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"Simone Mangiola". Questa la risposta se chiedete a un qualsiasi tifoso della Fermana, nato nei primi anni 2000, alla domanda su quale giocatore lo ha fatto innamorare della squadra. In quegli anni tra i gialloblù erano passati dei veri esempi, da De Reggi a Bolzan passando per Cudini. Ma per i piccoli quel 17enne era più vicino a loro, era riuscito a coronare il sogno che loro avevano nel cassetto da anni. Da quel gol all’ultimo secondo nella finale di Coppa Italia Dilettanti sono passati 12 anni. Simone ha cambiato vita, quei tifosi sono cresciuti, ma sempre con quel pallone che si infila alle spalle di Vurchio impresso nella mente. Queste è la storia di come un 17enne è diventato sindaco di Fermo per una notte.

Simone, come avete vissuto quella stagione?

"All’inizio di quell’annata avevamo avuto dei problemi societari. Poi sono entrati i fermani, come il compianto presidente Sergio Rogante. Abbiamo rimesso un po’ a posto le cose. Abbiamo avuto anche diversi cambi di allenatori. Avevamo capito che in campionato non potevamo più lottare per vincerlo, il Matelica aveva fatto una stagione strepitosa. Perciò ci siamo concentrati sulla Coppa Italia".

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Fermana, serve un miracolo per la salvezza: "La squadra sta bene, bisogna crederci"