Furto d’angeli dalla tomba di un bimbo: "Ne doneremo noi uno al papà"

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Rimini, 11 settembre 2024 – Un angioletto. Una piccola statuina posta sulla lapide vicino alla foto di Gabriele, il figlio che non c’è più, scomparso per una malattia a soli 4 anni nel 2007. Stefano Grana, il padre, negli ultimi 17 anni ha visto scomparire quella piccola statuina ben cinque volte. Gli hanno rubato dalla tomba del figlio, nel cimitero di Saludecio in provincia di Rimini, cinque angioletti della Thun con il passare degli anni.

"I ladri non si sono limitati a questo, hanno rubato anche piccoli giocattoli tra cui una ruspa che avevo messo sulla tomba".

Stefano non è rimasto in silenzio. Si è sfogato raccontando la sua rabbia e il suo dolore per una storia che continuava a ripetersi. Ma questa volta la storia ha un finale diverso. Lo sfogo di Stefano è arrivato fin in Trentino. Quella parola, Thun, ha viaggiato sul web fino a quando è stata notata dai responsabili dell’azienda che produce gli iconici angioletti e altre statuine.

E pochi giorni fa c’è stata una telefonata: "I signori Peter e Simon Thun (rispettivamente padre e figlio, ndr) sarebbero lieti di recapitarle un angioletto dopo quello che le è stato portato via". Dall’azienda vogliono aggiungere poco altro. I titolari, ci spiegano, volevano semplicemente portare la propria vicinanza alla famiglia Grana dando loro ciò che è stato portato via. Il pacchetto con l’angioletto e un...



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