Bologna, 25 dicembre 2024 – La presunta leader dell’associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere smantellata ieri dal blitz dei carabinieri del Ros coordinati dalla Dda, una bolognese di origini pakistane di 22 anni, aveva le idee chiare sulla propria attività di proselitismo per la causa jihadista via web, così come sull’illegalità della cosa. Perciò pubblicava consigli online su come eludere i controlli delle forze dell’ordine. Lo sostiene il giudice per le indagini preliminari che ha disposto il carcere per lei, per il fratello minore appena 19enne, per l’altra “mente” del gruppo, una 18enne umbra di origini algerine, e per gli altri due uomini del contestato sodalizio, un turco di 27 anni residente in provincia di Udine e un marocchino ventenne residente a Milano, che ora pare si trovi in Etiopia, dove probabilmente si è unito a milizie jihadiste.
Gli influencer della Jihad, la leader era appena rientrata a Bologna dal Pakistan
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