
PIACENZA – Nonostante i conflitti che talvolta ci hanno diviso, ho sempre provato una profonda amicizia e vicinanza per Goffredo Fofi. A unirci, innanzitutto, la comune adesione all’esperienza di Danilo Dolci: per me totale, anche nella sua componente gandhiana, per Goffredo più incentrata sull’aspetto sociale dei diritti, del lavoro e della resistenza delle classi oppresse e subalterne.
Conobbi Fofi con La linea d’ombra, la rivista da lui diretta e per la quale scrissi diversi interventi. All’epoca nutrivo una passione inesauribile per gli insegnanti e quando gli confidai di voler invece diventare pedagogista, il suo atteggiamento cambiò, diventando più fr...

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