Macerata, 1 ottobre 2024 – Gli avrebbe chiesto un’ingente somma di denaro minacciandolo che, se non avesse pagato, avrebbe ucciso lui e la sua famiglia. La vittima dell’estorsione, però, si è rivolta alla polizia di Fermo che ha fatto scattare una trappola, in cui è caduto un pesce grosso, molto grosso. In manette, infatti, è finito Salvatore Annacondia, il 67enne mafioso pugliese, a cui sono stati attribuiti 72 omicidi, ed ex collaboratore di giustizia. Annacondia, boss indiscusso della malavita organizzata pugliese dal 1980 al 1990, è stato prima residente a Porto San Giorgio durante il programma di protezione, per poi spostarsi a Civitanova per questioni di lavoro. Noto alle cronache come “Manomozza”, Annacondia si era rifatto una vita e per molti anni aveva filato dritto, poi l’interruzione dei benefici dei collaboratori di giustizia e il ritorno in campo nella malavita.
Ecco allora che nei giorni scorsi ha deciso di tornare sulla vecchia strada, cercando di estorcere denaro ad un imprenditore fermano minacciando di morte lui e la sua famiglia. Le pressanti richieste hanno, però, ottenuto l’effetto contrario perché l’imprenditore, terrorizzato, invece di pagare, si è rivolto agli uomini della questura di Fermo per chiedere aiuto. I poliziotti, vista la situazione, hanno consigliato alla vittima di fingere di acconsentire al ricatt...














