Il Bufalini si aggiudica il bando. Nuova cura per prevenire l’ictus

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Come neutralizzare o anticipare uno dei killer più temuti in ambito cardio-cerebrovascolare? Una domanda che impegna assiduamente i ricercatori poiché l’ictus, come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, può colpire chiunque e negli adulti è la prima causa di invalidità e la seconda di morte nel mondo. La prevalenza e l’incidenza dell’ictus aumentano con l’età, in particolare a partire dai 55 anni.

Dopo i 65 l’aumento dell’incidenza è esponenziale. E i danni sono spesso mortali quando non gravemente invalidanti. Innesca speranza, dunque, che l’ospedale Bufalini abbia vinto (insieme all’istituto delle Scienze neurologiche di Bologna e all’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena) il bando Aifa 2023 nella sezione dedicata agli "Studi di prevenzione secondaria sull’ictus" finanziato per ben 721mila euro di cui 353mila andranno al solo istituto bolognese.

I medici coinvolti, tra cui il dottor Michele Romoli (Principal Investigator locale) e il dottor Marco Longoni del Bufalini, collaboreranno per arruolare oltre 1.300 pazienti in Emilia-Romagna. Tailor, questo il nome del progetto, mira a sperimentare l’efficacia della medicina personalizzata e diversificata tra uomo e donna, generi in cui le problematiche cardiovascolari si presentano in maniera diversa. La medicina personalizzata può ottimizzare la risposta ai farmaci antiaggreganti e ridurre le differenze di genere che, ancora oggi, limitano l’efficacia delle terapie standard. I risultati attesi non solo miglioreranno la pratica clinica, ma saranno trasferibili al Servizio sanitario nazionale...



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