Il delitto del Barco, la sentenza. Soffocò la madre con il cuscino. Il figlio condannato a 22 anni

11 mesi fa 198

Prima di ascoltare la sentenza che lo ha consegnato alle mura del carcere per quasi un quarto di secolo, Sandro Biondi ha voluto parlare per l’ultima volta davanti alla corte d’Assise. "Stava male, non ce la facevo più" ha ribadito ai giudici durante l’esame nel quale ha rievocato quella maledetta mattina di febbraio, quando ha premuto un cuscino sul viso dell’anziana madre Maria Luisa Sassoli fino a ucciderla. Prima di lasciare la parola a procura e difesa, l’imputato, 53 anni, ha dichiarato di essere pronto ad adeguarsi al verdetto dell’Assise, senza intenzione di ricorrere in Appello. La decisione dei giudici è arrivata nel primo pomeriggio, dopo una relativamente breve camera di consiglio. Ventidue anni di reclusione, riconoscimento delle attenuanti generiche ma non del vizio parziale di mente. Una mazzata rispetto alla ben meno severa richiesta del pubblico ministero Andrea Maggioni. Quest’ultimo, al termine di un’articolata requisitoria nella quale ha acceso i riflettori sul lato umano della tragedia e sul contesto nel quale è maturata, aveva proposto la pena di dodici anni con il riconoscimento del vizio parziale di mente. Poche parole, udito il dispositivo, dai difensori di Biondi, gli avvocati Francesco Andriulli e Guido Guida. "Aspettiamo le motivazioni tra 90 giorni – hanno dichiarato i legali –. Allo stato non riteniamo che verrà impugnata la decisione della corte d’Assise, perché lo stesso Biondi ha dichiarato pubblicamente di volersi adeguare al verdetto".

L’udienza. Le battute conclusive del processo per l’omicidio Maria Luisa Sassoli, 81...



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