Il lavoro tra crisi e rilancio. Idraulici, elettricisti e fabbri, persi 4mila artigiani in dieci anni

1 anno fa 87

Ci sono sempre meno artigiani. Tra il 2012 e il 2023 in provincia di Macerata ne sono spariti 4.361, visto che sono passati da 16.991 a 12.630, un crollo del 25,7%. Ci riferiamo a persone che, in qualità di titolari, soci o collaboratori familiari, svolgono un’attività lavorativa prevalentemente manuale e che, per poter contare sulla copertura previdenziale devono iscriversi alla gestione artigiani dell’Inps (altra cosa sono le imprese artigiane che, però, sono lo stesso fortemente diminuite nello stesso periodo). Il dato maceratese è poco al di sotto della media regionale: le Marche, con una riduzione del - 26,3% registrano il secondo dato più negativo d’Italia dopo l’Abruzzo (-29,2%).

È quanto emerge da una indagine dell’Ufficio studi della Cgia che lancia l’Sos: "Se questa tendenza non sarà invertita stabilmente, non è da escludere che entro una decina d’anni sarà molto difficile trovare un idraulico, un fabbro, un elettricista o un serramentista in grado di eseguire un intervento di riparazione/manutenzione nella nostra abitazione o nel luogo dove lavoriamo". Diversi sono i fattori che hanno determinato questa situazione, alcuni dei quali con effetti anche positivi. Una parte della riduzione del numero degli artigiani, infatti, è riconducibile al processo di aggregazione che ha interessato alcuni settori dopo le crisi 2008/2009, 2012/2013 e 2020/2021. La spinta verso l’unione aziendale ha compresso la platea degli artigiani, ma ha contribuito positivamente ad aumentare la dimensione media delle imprese, facendo aumentare la produttività di molti com...



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