Il processo sugli affidi. Abuso d’ufficio, i giudici respingono questione di legittimità

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Si prospetta più vicina l’uscita dal processo sui presunti affidi illeciti di bambini per l’ex sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, accusato di abuso d’ufficio in concorso con altri quattro imputati, cioè l’ex responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi, l’assistente sociale Francesco Monopoli, la psicologa Nadia Bolognini e l’ex presidente dell’Unione Val d’Enza Paolo Colli, che era sindaco di Montecchio. Il collegio dei giudici, presieduto da Sarah Iusto, a latere Michela Caputo e Francesca Piergallini, ieri ha respinto la questione di legittimità costituzionale, sollevata dalla Procura il 9 settembre, sulla norma che in agosto ha abrogato il reato di abuso d’ufficio, al centro della riforma promossa dal ministro della Giustizia Carlo Nordio. Altre Procure in Italia hanno intrapreso la medesima iniziativa: a Firenze, a differenza di Reggio, il tribunale ha deciso di sottoporla alla Corte Costituzionale. Dando lettura ieri mattina a un’articolata ordinanza, i giudici reggiani hanno spiegato perché hanno deciso di non trasmetterla alla Corte Costituzionale, ritenendo le argomentazioni della Procura "in parte infondate, in parte irrilevanti". Nel capo di imputazione per Carletti e gli altri tre si contestano la presunta attribuzione illecita del servizio di psicoterapia alla onlus ‘Hansel e Gretel’ di Torino per i minori vittime di abuso, senza regolare bando; e anche la destinazione gratuita dei locali pubblici della ‘Cura’ di Bibbiano per le sedute coi minorenni, in assenza di procedura regolare. Lo stesso reato era formulato, in distinte contestazioni...



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