Il responsabile: "Nel mirino anche autismo e Alzheimer"

2 mesi fa 15
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"C’è una famiglia che ha rivisto la luce, il lato umano in questa vicenda è davvero importante". Giovanni Barbara, direttore del Centro trapianti microbiota del Sant’Orsola, parla così della terapia testata con successo sul piccolo paziente di tre anni arrivato con la sua famiglia dalla Bosnia.

Professor Barbara, innanzitutto può spiegare con parole semplici che cos’è il microbiota?

"Il microbiota è un insieme di batteri, funghi e microrganismi che hanno la massima concentrazione nell’intestino. Si nutre di ciò che mangiamo, ci aiuta a digerire alcune fibre, a produrre vitamine, e comunica col nostro corpo attraverso segnali chimici, producendo sostanze che ci fanno bene. Queste sostanze liberate, vengono trasportate dal sangue lungo tutto il corpo, arrivando anche al cervello".

Nel caso del bambino bosniaco, come ha funzionato il trapianto?

"La leucemia e il trapianto di cellule staminali hanno causato un’alterazione del microbiota, contribuendo al rigetto. Di conseguenza, le cellule immunitarie trapiantate nel bimbo si erano ’ribellate’, diventando dannose e attaccando tessuti e organismi. Con il trapianto di microbiota, questo torna in salute...

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