Il ritorno tra i banchi. L’allarme dei sindacati: "Quasi 4mila precari, il trend ci preoccupa"

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di Giorgia De Cupertinis

Sono "dati parziali" in evoluzione, che restituiscono una prima fotografia in attesa che il suono della campanella segni il ritorno sui banchi. Superata la prima metà d’agosto, "sull’assegnazione dei posti vacanti siamo ancora in alto mare: per ora sono soltanto 208 a livello provinciale su tutti gli ordini di scuola – va dritta al punto Antonietta Cozzo, segreteria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale – ma questo purtroppo è un ritornello che si ripete da anni. Soprattutto se pensiamo ai diversi cambiamenti in atto: ora si estende infatti il termine per le immissioni in ruolo derivanti dalle graduatorie del concorso fino al 31 dicembre, e non più quindi fino al 31 agosto.

Questo potrebbe causare ben più di un disagio non solo agli alunni, ma anche allo stesso personale: ci sono supplenti che potranno quindi avere una cattedra solo per qualche mese, invece che per un anno intero, e poi dovranno lasciare il loro posto agli aventi diritto. Un’operazione che vedrà così un cambio di personale ad anno già iniziato. E’ da tempo che la scuola va avanti senza delle politiche ragionate a monte".

Non è finita qui. Come ogni estate, così anche quest’anno si va alla ricerca di presidi disposti a fare il ‘doppio’ lavoro. L’elenco delle scuole senza dirigente e per le quali si cerca la disponibilità di un altro preside ad assumerne la cosiddetta reggenza, infatti, vede anche "diciannove istituzioni scolastiche nella nostra provincia. Se pensiamo che in totale ne contiamo 88, praticamente un quarto non ha ancora un dirigente scola...



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