Il toto-candidature Pd. Priolo in pole position come capolista. Rebus per Caliandro

1 anno fa 92

"Del doman non c’è certezza". La frase circola in ambienti Pd in due direzioni: la data delle elezioni e le candidature (e il conseguente toto-giunta su cui si ragiona in caso di vittoria). Sul primo punto, iniziano i distinguo. Se Michele de Pascale, candidato del centrosinistra, si dice favorevole all’election day "per favorire l’affluenza", la presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, è più scettica. "Un mini-election day a fine ottobre non ha alcun senso. È evidente – commenta i rumors di queste ore – che probabilmente c’è qualche preoccupazione da parte del governo, che ci sta chiedendo di andare insieme alla Liguria ma per motivazioni politiche. Mancano però fatti ufficiali", sottolinea Priolo. Non solo. Per andare al voto il 27-28 ottobre anziché il 17 e il 18 novembre, "andare senza l’Umbria non ha senso", insiste Priolo.

Di certo il Pd se si anticipa il voto, dovrà chiudere la lista a fine settembre, cercando di immaginare possibili scenari post-voto in caso di vittoria. Da quello che trapela, la capolista potrebbe essere proprio Priolo che, visto il ruolo, è data in pole. Per lei c’è chi assicura ci sia pronto lo scranno di presidente dell’Assemblea legislativa (se non entrerà in giunta). In quota Schlein-Lepore in lista ci sono la consigliera Mary de Martino, Maurizio Fabbri, ex sindaco di Castiglione dei Pepoli e l’ex sindaca di San Lazzaro Isabella Conti che, in caso di boom di preferenze, potrebbe entrare nell’esecutivo. L’area riformista punta sulla coppia Francesco Critelli-Virginia Gieri, mentre l’area De Maria cont...



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