Bologna, 18 gennaio 2025 – Un gatto morto dopo aver contratto l’influenza aviaria in un piccolo allevamento di pollame della Valsamoggia dove era a stretto contatto con i polli risultati infetti. Il primo caso in Italia, molto raro come spiega Giovanni Tosi, direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Forlì (laboratorio di riferimento della regione Emilia-Romagna per l’aviaria).
Direttore, intanto come si trasmette l’aviaria ai polli?
“L’influenza aviaria viene trasmessa dagli uccelli migratori, in particolare dagli anatidi che sono spesso dei portatori asintomatici dell’infezione. Attraverso le rotte migratorie con gli uccelli che vengono a svernare nel nostro Paese c’è il rischio di introduzione del virus. Le rotte più a rischio sono quelle che partono dall’Asia, transitano per gli Stati dell’Est e arrivano da noi. L’Asia è storicamente un bacino di sviluppo e diffusione dei virus influenzali. Poi si trasmette da un luogo all’altro attraverso gli spostamenti di persone e automezzi che vanno da un allevamento all’altro. A questo punto entra in gioco la bio-sicurezza”.
Di cosa si tratta?
"Di tutte quelle misure che devono essere messe in atto per impedire la diffusione di qualsiasi virus quindi, per fare qua...























