’Signore e signori, il sabato dello struscio di Bellaria’. E’ l’ironico titolo di un video comparso su Facebook in questi giorni. Nel quale si vede un’Isola dei Platani - alle 18 - semideserta. Con la musica del ’Mare d’inverno’ della Rettore in sottofondo.
Bellaria stenta, mentre Santarcangelo, al netto della fiera di San Martino, esonda: perché?
"Intanto c’è un’urbanistica diversa – attacca Max Berlini, coordinatore Confesercenti di Bellaria e Santarcangelo –. Le vie del centro clementino convergono in alcuni punti strategici, le piazze - con un centro storico Medievale di grande pregio - dove c’è sempre molta vita. Sono punti di ritrovo dove anche i residenti si fanno l’aperitivo, scherzano, parlano magari in dialetto, di tutto, donne, motori, politica. C’è un senso di appartenenza forte".
E Bellaria?
"Credo ce ne sia purtroppo di meno. Forse anche a causa della ’frattura’ turistica estiva di 4-5 mesi. Dopo la quale tanti non chiedono di meglio di stare sul divano a guardare la tv. Bellaria Igea Marina poi ha conformazione lunga e stretta, non un centro ’catalizzatore’".
C’è un ’segreto’ di Santarcangelo?
"E’ un successo che viene da lontano: dall’anno Duemila, quando io e altri volontari, creammo una Pro Loco che ha seminato tanto in Italia. Quel che fa Bellaria con Colmar".
Risultato: quasi sempre pieni i tanti ristoranti, bar, caffè a Santarcangelo...
"C’è un’offerta enograstronomica importante. Poi ricordo anche che ormai 36 anni fa l’amministrazione comunale decise di non far sorgere centri commercia...
















