Bologna, 19 dicembre 2024 - Diciottomila documenti, testi catalogati, qualche pezzo raro. Collezioni che partono dal 1841. Sono i tratti salienti della biblioteca sportiva più ricca d’Italia. Ricca non nel senso economico, ma nella capacità di offrire una documentazione accurata, esaustiva e, di fatto, unica.
La biblioteca sportiva che non ha eguali nel nostro paese e che, da oggi, ha un nome e un cognome: Olga Cicognani. Olga è stata la mamma della biblioteca. Sempre sorridente, elegante e aperta a ospitare gli studenti. Olga aveva cominciato a lavorare e coltivare la sua creatura nella piccola sede di via Barberia. Una volta approdata nel palazzo delle Federazione, in via Trattati Comunitari Europei, la biblioteca è cresciuta.
Grazie a Olga, scomparsa nei mesi scorsi. Però, il Coni Emilia-Romagna e il suo presidente, Andrea Dondi, non ci hanno pensato un attimo: la biblioteca si chiama Olga Cicognani. E nel Palazzo delle Federazioni, insieme con il marito Raffaele e il figlio Massimo, ci sono decine e decine di persone.
Parlano il presidente del Coni Dondi che assicura che, “anche qualora si dovesse spostare, la biblioteca non cambierà mai nome”. Ci sono Giammaria Manghi, capo della segreteria della presidenza della regione Emilia-Romagna e l’assessora allo sport del Comune Roberta Li Calzi. Matteo Fogacci detta i tempi. C’è la te...




















