La denuncia di una ventenne reggiana al Capodanno di Milano: “Mi hanno accerchiata e toccata. Un incubo durato venti minuti”

10 mesi fa 341
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Milano, 14 gennaio 2025 – Sono sette, a oggi, le vittime individuate e tutte rintracciate dopo l’analisi dei frame delle telecamere di sorveglianza, che hanno ripreso i momenti concitati delle violenze la notte di Capodanno a Milano. La procura, però, sospetta che non siano le sole, le telecamere sono tante e gli investigatori non hanno ancora ultimato la visione. Ma già ieri, a confermare il sospetto del Quinto dipartimento, è stata una coppia di ventenni di Reggio Emilia. “Ho visto altre ragazze che piangevano”, ha messo a verbale la giovane vittima in lacrime davanti ai magistrati che indagano sul “tahrrush gamea” di piazza Duomo. Il termine arabo significa letteralmente “molestie di gruppo” e fu utilizzato per la prima volta in Egitto nel 2005, quando fu utilizzata dalle forze dell’ordine come strumento di repressione contro le donne che protestavano al Cairo, in piazza Tahrir. A Milano fu messo in atto anche tre anni fa.

Lo schema è stato descritto bene dalla ventenne sentita ieri come testimone. Per almeno venti minuti, tra mezzanotte e venti e mezzanotte e quaranta, la giovane ha spiegato che il branco ha creato “un imbuto” all’imbocco della Galleria, a due passi dal Duomo. Erano in trenta o quaranta in tutto, “soprattutto ragazzi stranieri”, uno o più di loro si occupavano di “trascinare” le donne che...



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