Casola Valsenio, 22 dicembre 2024 –
Un’alluvione dopo l’altra, una frana dopo l’altra, qui, a Monte Battaglia fra Casola Valsenio e Fontanelice – dove le province di Ravenna, Bologna e Firenze si scontrano e si abbracciano – le cicatrici della terra non hanno ricoperto quelle della memoria e del cuore.
I resti della Rocca hanno sempre visto, sul crinale che guarda la Vena del Gesso patrimonio Unesco, assalti, guerre, sangue. Longobardi, cavalieri medievali, Papi in transito su cavalli bianchi, briganti. Il destino del nome, il Monte Battaglia appunto, ritorna anche ottant’anni dopo l’ultimo massacro.
E riaffiora una storia quasi dimenticata da chi non vive le vallate del Senio e del Santerno e le province che disvelano la Romagna fino al mare: quella della piccola Cassino tra Fontanelice e Casola, errore della storia diventato simbolo di fratellanza.
Nel silenzio delle piogge e delle alluvioni quei giorni sono scivolati via. A Monte Battaglia, dal 27...



















