Sono stata di recente a Milano e ho trovato questo. Come tantissime città governate dai “liberal”, è immersa in uno sterile permissivismo e in un patologico pressappochismo. Non ci troviamo a Quarto Oggiaro, bensì nel nuovo quartiere Bicocca e in zona Ca' Granda, dove sorge l'ospedale Niguarda. Non le sto scrivendo perché mi preme parlare della città meneghina, bensì perché, dopo aver assistito a certe scene, mi sono tornati in mente scorci di Modena che fino a qualche anno fa erano dignitosi, ma che, grazie al buonismo fatto ideologia, si stanno trasformando. Città che versano in questo stato prima o poi imploderanno e, se c’è ancora qualche italiano normo-ragionante, subentrerà una guerra tra poveri che avrà come unico risultato un detrimento generalizzato. È avvilente constatare che l’ennesimo nome tirata fuori dal cilindro piddino sia stato premiato dalle urne pur non essendo conosciuto. Con questo spirito acritico si continueranno a dare sberle alla città. Non amo particolarmente lo scrittore brasiliano Paulo Coelho, ma su una cosa gli dò ragione, ovvero quando ha detto: “Se pensi che l'avventura sia pericolosa, prova la routine. È letale.”
Mara Iapoce















