In uno dei momenti storici più delicati per il settore moda, le piccole e medie imprese del territorio devono poter contare su un aiuto concreto per lasciarsi alle spalle la crisi e tornare a rappresentare un punto di riferimento per l’imprenditoria locale. E’ questo il punto di vista della Cna di Ascoli che, alla luce della proroga al 31 gennaio della cassa integrazione in deroga disposta dal Governo per tendere una mano alle imprese del fashion, sottolinea l’esigenza di un ulteriore intervento per aiutare chi crede e investe in una delle eccellenze imprenditoriali tradizionalmente espresse dal Piceno. "Chiediamo che la cassa integrazione per le imprese fino a 15 dipendenti possa essere prorogata almeno fino al prossimo 30 giugno – precisano Doriana Marini, imprenditrice sambenedettese e presidente Cna Federmoda Marche, e Irene Cicchiello, responsabile Cna Federmoda Ascoli –. La chiusura dei bilanci ha confermato numerosi cali di fatturato tra gli addetti ai lavori, variabili dal 10% al 50%, in continuità con il crollo che, da fine 2022 ad oggi, ha messo a dura prova il nostro settore". Numeri alla mano, forniti dal Centro studi Cna Marche, la moda Made in Piceno ha registrato un calo di 70 aziende (da 1.931 a 1.861) nel confronto tra i dati del 31 dicembre 2023 e quelli aggiornati al 30 settembre 2024, con un -3,6% fatto registrare in soli 9 mesi. Diminuisce anche il numero di addetti coinvolti, con -52 dipendenti, in un trend che coinvolge senza eccezioni l’intero panorama regionale tra tessile, abbigliamento, pelli e calzature. Nelle Marche, il numero di imprese è di...
Moda in crisi, appello Cna: "Più cassa integrazione"
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