Morta dopo la rinoplastica: “Nessuna colpa medica”

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Milano, 23 novembre 2024 – Per la Procura di Milano non ci furono responsabilità da parte del personale sanitario nella morte di Stefania Camela, 47enne di San Benedetto del Tronto che un anno fa era andata a Milano per sottoporsi a un intervento al naso. Il pm Luca Poniz ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta per omicidio colposo a carico dei due indagati, l’anestesista e l’otorino che eseguì l’operazione nella clinica privata Blumar Medica di Milano. Archiviazione alla quale si oppongono i familiari della donna morta due giorni dopo la rinosettoplastica a causa di un’embolia che, assistiti dagli avvocati Carolina Lenzi e Ioana Cisman, hanno presentato un’istanza al gip chiedendo di disporre nuovi accertamenti e fare chiarezza sulle cause della morte.

Dipendente del Comune marchigiano, Stefania Camela si era sottoposta a una rinosettoplastica, un intervento al setto nasale e ai turbinati per migliorare la respirazione, perché aveva subito danni al naso a causa di un incidente stradale accaduto quando aveva 10 anni. Un’operazione considerata di routine, senza particolare complessità. Stefania non aveva alcuna patologia, praticava sport e si sottoponeva a regolari controlli clinici. Aveva paura dell’anestesia, secondo quanto hanno riferito i familiari nei giorni ...



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