Reggio Emilia, 13 novembre 2024 – Lei, Elena Russo, giovane reggiana, studiava Giurisprudenza a Modena, consegnava pizze a domicilio e faceva volontariato per la Croce Rossa. Coltivava il sogno di diventare un magistrato, spazzato via dalla morte. Ora, sulle cause che portarono alla sua fine prematura, scocca l’ora della verità nel processo con rito ordinario che si è aperto ieri a carico dei suoi due ex datori di lavoro.
Mentre il suo nome è immortalato per sempre, in un’aula del dipartimento di Giurisprudenza che le è stata intitolata a Modena nel febbraio 2023. Elena aveva 20 anni quando morì in un incidente stradale a San Bartolomeo, nella sera del 30 gennaio 2022, durante l’orario di lavoro, al volante dell’auto che le diede la pizzeria reggiana. Su quella che all’inizio sembrò una fuoriuscita di strada fatta in solitaria dalla ragazza, la Procura contesta presunte violazioni ai due titolari del locale, un 50enne e un 34enne: davanti al giudice Luigi Tirone, devono rispondere di omicidio colposo con violazione delle norme per la sicurezza sul lavoro e del codice stradale.
Quel giorno, dopo le 20, durante la consegna a domicilio delle pizze, la giovane, mentre da San Bartolomeo percorreva via Tirabassi verso Reggio, si schiantò contro un albero al volante di una Fiat Punto, si rovesciò e perse la vita. I genitori si opposero a un’iniziale richiesta di archiviazione
















