Mostra di Vera Lutter al Mast di Bologna: una camera oscura divora il mondo

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Bologna, 10 ottobre 2024 – La sua prima camera oscura è stata la sua camera da letto newyorkese, quando a metà degli anni Novanta, a circa 35 anni e con una formazione da scultrice, si trasferì dalla Germania a Manhattan per un master in Fine Arts. Ha iniziato così, Vera Lutter, a raccontare con la fotografia. A definire il suo sorprendente stile totalmente anti “momento decisivo” caro a Cartier-Bresson, con esposizioni di ore, giorni o addirittura mesi, documentando la città fuori dalla sua finestra e approfondendo poi la sua tecnica, utilizzando strutture mobili come container da cui può fotografare più siti e soggetti.

Proprio quelli che fino al 6 gennaio 2025 si vedranno alla Fondazione Mast di Bologna (via Speranza), dove si apre ‘Spectacular. Un’esplorazione della luce’, che riunisce per la prima volta, in un percorso unitario, un’ampia selezione delle sue fotografie in grande formato (venti opere) realizzate dagli anni Novanta ad oggi, sui temi dell’industria, del lavoro e delle infrastrutture per la movimentazione delle cose e delle persone.

Una mostra per cui ha scelto il titolo ‘Spectacular’, ovvero ‘spettacolare’, come reazione di gioia quando ha saputo che tra le foto selezionate per il Mast ci sarebbe stata anche ‘Pepsi Cola Interior, XVI’ del 2001.

"Ero così contenta dell’inclusione di questa immagine dello stabilimento della Pepsi Cola a Long Island, dove ho fotografato anche la spazzatura, insomma quelle cose che la gente aveva las...



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