Il comitato di cittadini "Muraglia Affoga – No Torri" si è riunito per ribadire la propria contrarietà al progetto di edificazione delle due palazzine da dodici piani. Durante l'incontro, è stato affrontato anche il problema dell'amianto mai bonificato in due siti del quartiere.
Il portavoce Tommaso Olmeda ha annunciato la presentazione della domanda di ingresso nella Consulta della sostenibilità. Ha inoltre presentato volantini sarcastici che rappresentano il manifesto funebre del quartiere di Muraglia. Durante la serata, Elisabetta Sacchi, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona), ha ripercorso la vicenda del lotto sotto sequestro dove dovrebbero sorgere le due torri.
Nonostante le pressioni dei residenti, petizioni, esposti, provvedimenti dell’Asur, comunali e un procedimento penale, l'amianto rimane al suo posto. Nel giugno 2024, Biancani annunciava l'inizio dei lavori di bonifica, poi sospesi. Olmeda si chiede perché, dato che il proprietario del terreno è inadempiente, la giunta comunale abbia deciso di stralciare le opere accessorie relative al lotto con la delibera del 29 ottobre 2024.
L'architetto Francesco Ferri aggiunge che la delibera ha incluso varianti al Prg, che sono deroghe al privato. È stata stralciata la strada di collegamento con l’Interquartieri, si è derogato sul numero massimo di piani e sul progetto di suolo e degli standard urbanistici.





















