Bologna, 28 dicembre 2024 – Si attende la nomina del nuovo commissario alla ricostruzione post alluvione e continua il braccio di ferro tra Emilia-Romagna e Governo. Il dialogo fra il neo presidente Michele de Pascale e la premier Giorgia Meloni sembra già ai ferri corti, cortissimi. Da una parte il governatore continua a chiedere di essere nominato commissario, o quanto meno invoca “una telefonata” – che ancora non c’è stata – prima della decisione, come “da legge”. Dall’altra, c’è la volontà di incaricare un altro militare, anche se nelle ultime ore le carte in tavola stanno variando.
“Non capiamo la ratio del militare – commenta de Pascale, tentando una mediazione dell’ultimo minuto, prima della nomina –: così passa il messaggio che, nella gestione di un’emergenza, ci si affida alla Difesa. Non vedo correlazione tra le competenze di chi gestisce la politica estera e una ricostruzione fatta di indennizzi e di opere. Noi abbiamo chiesto massima responsabilità: è il massimo rischio che un’istituzione può prendersi, perché sono sfide in cui è più facile fare brutta figura che bella. È legittimo che Meloni non vogl...
















