Superato brillantemente il test trasferta giocato in un turno infrasettimanale. Un binomio che alla vigilia pareva di non facile risoluzione, perché finora lontano da casa la Vuelle aveva fatto molta più fatica e c’era anche il dubbio che la truppa non avesse recuperato appieno le energie dopo la vittoria su Brindisi che ha steso di nuovo Eric Lombardi a letto con l’influenza e creato dei problemi a Rino De Lauretiis, come svelato dal coach biancorosso dopo il match di mercoledì sera.
La Vuelle ha invece passato brillantemente l’esame venendo fuori da Vigevano, oltre che con i due punti, con una consapevolezza maggiore e la sensazione di non essere più Ahmad-dipendente. Perché capitan Imbrò ha scaldato la mano, scagliando siluri pesantissimi a bersaglio, anche quando era marcatissimo, come nel suo stile: quei bei tiri ‘ignoranti’ che tanto sai che segnerai perché sei in trance agonistica.
Talmente tanto dentro il ‘mood’ della partita, che è stato capace di rifilare pure due stoppate, lui che non è esattamente un giocatore reattivo. Se è questo l’Imbrò che stavamo aspettando, è andato pure al di là delle aspettative.
Altra nota lieta nello spartito biancorosso è stata la prova di Octavio Maretto: la sua crescita è il rovescio della medaglia dell’infortunio di Parrillo, che ha aperto all’italo-argentino le porte del quintetto base con un minutaggio ampliato di parecchio (a Vigevano è stato in campo 28’ dopo i 30’ giocati con Brindisi). I 16 punti messi a segno da Ok...





















