Firenze, 18 gennaio 2025 – Una sinergia che spazia dalla ricerca alle infrastrutture, da una rinnovata attenzione delle zone aspre dell’Appenino alla promozione del turismo fino alle cure riabilitative di una mobilità migliorabile. E insieme un patto di mutuo soccorso, quasi in modalità ’resistenza’ rossa, per medicare le ferite della scure romana sulla sanità. Ciliegina sulla torta: il ritorno di una suggestione che, lavorando pancia a terra, potrebbe forse trasformarsi in qualcosa di più concreto di un sogno: ospitare insieme le Olimpiadi del 2036.
C’è un po’ tutto questo nell’abbraccio – certificato nero su bianco in piazza del Duomo a Firenze – tra Toscana e Emilia-Romagna con i rispettivi governatori Eugenio Giani e Michele de Pascale che hanno firmato una lettera d’intenti dalla quale scaturirà un patto triennale "per dare – si legge – una cornice stabile alle relazioni interregionali e per continuare e rafforzare la collaborazione attiva tra regioni confinanti”.
Due regioni «gemelle», come lo stesso Giani le ha definite, che s’impastano già nei dialetti ibridi del crinale montuoso che sovrasta la Versilia e scivola giù verso l’Emilia da una parte e di là, dove il monolite d’alberi e roccia che è il passo della Colla sbuccia e sventra la ’c’ aspirata ...






















