Operazione Garisenda. I cavi della Torre di Pisa per metterla al sicuro. Lavori entro il 2024

1 mese fa 18
DBR - Data Breach Registry Web tool

Paolo

Rosato

Assomigliano ad argani d’assalto medievali, questi strani ’bagagli’, per usare un termine affettuoso da umarell un po’ indiscplinato, che sorgeranno presto attorno alla Garisenda. Non che siano i soli, di container rossi se n’è già scritto ampiamente, ma per far star sereni tutti il Comune ha deciso di utilizzare, al fine di mettere definitivamente al sicuro la torre malata, gli stessi due tralicci che sono stati usati a Pisa per sistemare la pendente di Piazza dei Miracoli.

Un’operazione che in sei mesi, ha assicurato ieri Matteo Lepore, dovrebbe partire con slancio. Al più tardi, si comincerà con il valzer entro la fine dell’anno. Il budget per la messa in sicurezza è top secret, il sindaco ha mostrato ottimismo anche lì: "Diciannove milioni di euro raggiunti tra finanziamenti e raccolta fondi dovrebbero bastare per questo e per altre cose". Venticinque anni fa per il restauro della Torre di Pisa, complessivamente, servirono 50 miliardi di lire, ma di sicuro la decisione di avvalersi degli stessi cavi di Pisa è dettata da ragioni di praticità e risparmio. Quella torre fu raddrizzata di 12 centimetri, qualcosa del genere potrebbe accadere ...

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