Palazzo Pepoli a Bologna, la svolta: accordo tra Comune e Fondazione Carisbo per il comodato d’uso

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Bologna, 3 agosto 2024 – In un tranquillo sabato di agosto arrivano tre notizie a scuotere il mondo museale bolognese: la prima è che è stato firmato il comodato d’uso tra Comune e Fondazione Carisbo per Palazzo Pepoli Vecchio; la seconda è che la progettazione del Museo Internazionale dedicato a Giorgio Morandi va avanti, anche se con tempi non immediati; la terza è che, per il momento, il Museo della Città resta lì dov’è, pronto a riaprire il prima possibile. Trova così compimento un progetto avviato nel febbraio scorso e che, tra qualche protesta per il destino delle opere del Museo della Città e scadenze più volte rinviate, nelle ultime settimane ha proceduto a fari spenti per tagliare la linea del traguardo. Riuscendoci, alla fine, per la duplice soddisfazione di Palazzo d’Accursio e Casa Saraceni.

Come sottolineano i due enti la firma del comodato d’uso apre la "fase operativa" della collaborazione per "la valorizzazione del sistema culturale metropolitano". Nei fatti, nasce un comitato – con dentro Comune, Casa Saraceni e la sua società strumentale Genus Bononiae – che si occuperà di definire "le linee guida dell’impostazione museale e della progettualità periodica di Palazzo Pepoli". L’impegno comune è quello di realizzare "un più ampio progetto culturale, sia contenutistico sia logistico, per la miglior integrazione nel nuovo percorso culturale cittadino di Palazzo Pepoli valorizzando dell’immediato i contenuti presenti che raccontano la storia della città di Bologna". Trad...


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